La vita con il diabete dopo la gravidanza


 

Oggi condividiamo con voi l’esperienza di Arianna sulla gravidanza e la convivenza con il diabete di tipo 1.

Questa volta vorremmo sapere un po’ di più su questa gravidanza, che è stata certamente piena di emozioni ma anche a causa del diabete di tipo 1.

Com’è vivere la gravidanza con il diabete di tipo 1. È necessario pianificare certe cose in anticipo? Com’è stato per te?

Ho potuto sperimentare entrambe le gravidanze nella mia vita, la prima assolutamente normale, senza l’ombra del diabete (nemmeno gestazionale). Quando la mia prima figlia aveva 3 anni, ho avuto l’esordio del diabete di tipo 1. Ed ora in questa mia seconda gravidanza con il diabete tipo 1 devo dire che non è stata una passeggiata, soprattutto nell’ultimo trimestre e con il pensiero delle iperglicemie da cercare di evitare. Ma tutto si può fare specie ora che con sensori e microinfusori ci possiamo aiutare molto.

Quali istruzioni ti ha dato il tuo medico per la tua gravidanza?

La prima cosa fondamentale è stato avere una glicata buona, quasi da normoglicemica, che mi permettesse di portare avanti una gravidanza serena sia per me che per il bambino.

Mi sono affidata al team delle gravidanze a rischio del mio ospedale, dove c’è anche il mio diabetologo, di modo che l’equipe del reparto gravidanze a rischio potesse dialogare facilmente col mio diabetologo sulla terapia da tenere. Mi è stato impostato un range da tenere tra gli 80 e i 130. È stato difficile e non senza sono stata così bravaa ho fatto del mio meglio.

Qual è stata la cosa più difficile da fare durante quei 9 mesi e perché, in relazione alla sua cura del diabete?

Come dicevo prima, tenere il range. È stata dura perché già da diabetici ci ha un range che arriva ai 180 ed a volte è difficile da tenere. Con 130 a volte sembrava davvero impossibile. Ho dovuto fare un po’ di rinunce sul cibo, anche perché al terzo trimestre ho avuto un po’ di insulino resistenza

Hai avuto paura durante la gravidanza? Quali erano i tuoi sentimenti?

In generale sono una un po’ paurosa, ma il diabete mi ha insegnato che se yi fai prendere dalla paura puoi solo peggiorare le cise, perciò cercavo di rimanere calma, concetrata ed ottimista, e devo dire che in questo la meditazione mi ha aiutato molto

Che impatto ha avuto la crescita di Riccardo sul tuo diabete?

Tenendo conto degli ormoni, necessità di una dose più alta o più bassa di insulina, qualche cambiamento nella dieta via via che i mesi avanzavano ho dovuto aumentare le unità di insulina sia basale che rapida, fino a fare il doppio delle unità che facevo inizialmente ed ho anche dovuto rinunciare a qualcosina. Soprattutto il post colazione per me era problematico alla fine e quindi ho dovuto cambiare un po’ dieta facendo delle colazioni salate

Quante volte al giorno dovevi controllare la tua glicemia e prendere l’insulina?

Svariate!! Il controllo era constante soprattutto per riuscire a prendere le iperglicemie in tempo e correggere. C’erano giorni in cui le classi 4 punture non bastavano a tenerla a bada ma i medici mi hanno sempre rassicurato che è una cosa normale in una mamma diabetica.

Come è stata la nascita? Abbiamo visto nelle tue reti che volevi un parto naturale ma che alla fine i medici non l’hanno autorizzato, cosa è successo?

Purtroppo a 36 settimane Riccardo voleva nascere ma i medici decisero di bloccare le contrazioni in quanto avevano paura di un distress respiratorio, era troppo presto secondo loro.  Da una ecografia più approfondita poi si resero conto che era già molto grande e che per via naturale non sarebbe mai passato nel canale, così decisero per un cesareo programmato.

Com’è il post-parto? E i tuoi livelli di glucosio nel sangue, hai avuto bisogno della stessa quantità di insulina di prima?

Dopo il parto piano piano la situazione glicemica è tornata via via normalizzandosi. Nel senso che, se prima avevo resistenza insulinica, dopo il parto ho dovuto diminuire giornalmente le unità di basale e rapida perché andavo spesso in ipoglicemia

Abbiamo anche visto che l’allattamento cambia i livelli di zucchero nel sangue, giusto? Come fai a gestirlo?

L’allattamento stravolge tutto! Per un attimo ti senbra quasi di essere guarita! Ho mangiato cose, soprattutto subito dopo il parto, che prima non riuscivo a gestire. Come la pizza, il risotto,… tutti cibi che anche prima del parto per me erano un problema glicemicamente parlando. Misuro costantemente i livelli di glucosio nel sangue e cerco di star molto attenta a come mi sento perché, soprattutto nei primi di allattamento, l’ipoglicemia è sempre dietro l’angolo.

Cosa puoi dirci di Riccardo? Com’è?

Riccardo è sano, sanissimo. Anche quando è nato ed ha fatto tutto il protocollo glicemico, contrariamente a tutto quello che avevo letto, sentito, chiesto ai medici,… non ha mai avuto ipoglicemie o iperglicemie anomale. Non ha mai avuto bisogno di alcun tipo di intervento da parte dei medici. Il che mi sembra davvero un miracolo, mi ritengo veramente fortunata. È meraviglioso.

Cosa diresti a una donna che vuole diventare mamma?

Di non pensare alla paura! È normale averne nella condizione di una mamma diabetica, ma ha paura anche una mamma non diabetica, dunque è tutto normale. Ma una amica, una colta mi ha detto che, sono anni che le donne diabetiche fanno figli sani, anche in momenti in cui la tecnologia certo non le aiutava, dunque perché non dovremmo farcela noi?

Cosa diresti a una madre che ha appena iniziato la sua gravidanza?

Di gioire! Sta dando la vita! Che cosa meravigliosa! Sarà un viaggio che la stravolgerá totalmente, avrà momenti brutti e momenti belli ma alla fine ne uscirà rinnovata e ricca di tanto amore.

Vuoi aggiungere qualcos’altro?

Che dire! La gravidanza è momento magico per una donna. Un momento anche che la fa crescere, mettere in discussione ed arricchire. Tutti abbiamo paura, credo sia una condizione normale di ogni essere umano ma, una volta ho letto una frase che diceva “occuparsi è meglio di preoccuparsi”.

Tante donne mi scrivono tutti i giorni impaurite perché vogliono un figlio ma hanno paura di non farcela perché sono diabetiche, ma il diabete non è una mancanza, bensì un arricchimento e se ci facciamo prendere dalla paura e non facciamo le cose che vita sarebbe?


Potete trovare Arianna su Instagram nella sua pagina Diabet.ecomama ed anche in facebook, la mia pagina con lo stesso nome.
Da qualche mese ho aperto anche il blog dove racconto qualche ricetta, qualche tips sul diabete e sulla gravidanza.

WRITTEN BY ESTEFANIA MALASSISI, POSTED 02/01/22, UPDATED 02/10/22

Mi chiamo Estefanía Malassisi. Vengo da Buenos Aires, Argentina. Mi trovate su instagram principalmente @estefiagos e su instagram @cuidardiabetes di CUI.D.AR. Oggi sono una studentessa di medicina, come accennavo prima, sognando di essere una pediatra e una diabetologa infantile. Sono divertente, estroversa, con molto senso dell'umorismo. Mi piace ascoltare musica e stare all'aria aperta. Amo lo sport. Amo passare il tempo con i miei amici e la mia famiglia.