Che cos’è l’ipoglicemia?
Nota dell’editore: Questo articolo è stato scritto dal Dott. Osama Hamdy del Joslin Diabetes Center, che è il più grande centro di ricerca sul diabete del mondo, una clinica per il diabete e un’organizzazione pedagogica per la conoscenza del diabete. Il Joslin Diabetes Center è stato fondato nel 1952, e si trova a Boston, Massachusetts, USA.
L’ipoglicemia è lo stato di basso livello di zucchero nel sangue e viene provocata da una quantità eccessiva di insulina oppure da una quantità insufficiente di zucchero nell’organismo. La presenza di ipoglicemia è rilevata in caso di livello di zucchero nel sangue al di sotto di 70 milligrammi per decilitro (mg/dL) oppure di 3,9 millimoli al litro (mmol/L). Se questa condizione non viene trattata, può condurre ad attacchi epilettici, perdita della coscienza e, a volte, può provocare la morte.
Quali sono i sintomi dell’ipoglicemia?
- sensazione di ansia
- cambiamenti nel comportamento simili agli effetti dell’ubriachezza
- vista sfocata
- sudori freddi
- confusione
- pelle fredda e pallida
- difficoltà di concentrazione
- sonnolenza
- fame eccessiva
- battito cardiaco rapido
- emicrania
- nausea
- nervosismo
- incubi
- sonno agitato
- instabilità
- disartria
- stanchezza o debolezza insolite
Cosa provoca l’ipoglicemia?
L’ipoglicemia si può presentare quando si salta un pasto, non si mangia abbastanza per la quantità di insulina assunta o si svolgono troppi esercizi fisici. È essenziale monitorare e trattare immediatamente i livelli bassi di zucchero nel sangue, per poter prevenire una grave ipoglicemia e perdita della coscienza.
Come si cura questa condizione?
È importante sapere che il trattamento dell’ipoglicemia dipende dalla gravità del valore dei livelli bassi di zucchero nel sangue, e varia nel caso in cui il soggetto colpito abbia o meno perso la coscienza.
Se il soggetto è sveglio…
trattare con dei semplici carboidrati (15 grammi*)
- Compresse di glucosio (4 compresse)
- Gel al glucosio (1 tubo) (ideale per gli individui affetti da gastroparesi a causa dell’assorbimento ritardato)
- Una normale bibita (quattro once o mezza tazza)
- Succo (quattro once o mezza tazza)
- Zucchero granulato (4 cucchiaini da tè)
Il glucosio nel sangue dovrebbe essere controllato 15 minuti dopo il trattamento; se il glucosio nel sangue rimane a un livello di <70 mg/dl, dovrebbero essere somministrati altri 15 g di carboidrati semplici. Se sei malato in occasione di un episodio di basso livello di zucchero nel sangue, la cifra da prendere in considerazione come sintomo di ipoglicemia dovrebbe essere più alta (circa 100 mg/dl). *La quantità di carboidrati necessari per trattare un episodio di ipoglicemia dovrebbe essere regolata in base al rapporto personale.
Se il soggetto ha perso la coscienza…
trattare con il glucagone e chiamare i servizi di emergenza
- Glucagone (1 milligrammo) oppure, se la persona pesa meno di 50 chilogrammi/110 libbre (0,5 milligrammi)
- Nasal Glucagon BAQSIMI (3 mg) disponibile per i pazienti di 4 e più anni di età.
Che cos’è il Glucagone?
Il glucagone è una medicina a base di ormoni utilizzata in situazioni di emergenza, quando l’individuo diabetico ha un attacco di ipoglicemia e non può assumere lo zucchero oralmente. È disponibile come polvere e la somministrazione deve avvenire aggiungendo il prodotto a una soluzione. A partire dal mese di settembre 2019, è disponibile anche una forma in polvere di glucagone denominata BAQSIMI, che può essere assunta da pazienti di 4 e più anni di età.
Consulta il tuo endocrinologo
Il ripetersi dell’ipoglicemia è comune, e, a seguito di un evento ipoglicemico, per evitare altri episodi di livello basso di zucchero, dovresti regolare in qualche modo il tuo regime di insulina consultandoti con il medico. L’endocrinologo esaminerà il tuo regime di insulina e modificherà l’insulina basale o correttiva che assumi prima di andare a dormire, nel caso in cui i livelli bassi si presentino durante il sonno, oppure il bolo, e/o correggerà le dosi di insulina nel caso in cui il disturbo si presenti dopo i pasti (ipoglicemia postprandiale).
Il glucosio nel sangue aumenta notevolmente dopo un episodio di ipoglicemia
In circa il 20% dei casi, si verifica l’iperglicemia di rimbalzo (oppure aumenta notevolmente lo zucchero nel sangue) dopo un episodio di ipoglicemia. La correzione eccessiva effettuata con i carboidrati è la causa principale dell’iperglicemia di rimbalzo. Si consiglia di non somministrare oltre 20 grammi di carboidrati per la correzione del glucosio nel sangue che equivale a 50-70 mg/dl (3-4 mmol/L), come indicato in alto, e di controllare i livelli di glucosio, come necessario, in incrementi di 15 minuti, somministrando altri 15 grammi di carboidrati fino a ottenere un innalzamento dei livelli.