Diabete di tipo 1 e altre malattie autoimmuni
Nota dell’editore: il contenuto qui pubblicato è stato verificato dalla Dott.ssa Marina Basina, un Professore clinico associato presso la Stanford University. La Dott.ssa Basina è un medico endocrinologo clinico e svolge ricerche centrate sulla gestione del diabete e sulle tecnologie relative al diabete. La Dott.ssa Basina è un membro attivo di molti comitati consultivi medici e di varie organizzazioni comunitarie per il diabete; è anche membro del Consiglio consultivo scientifico di Beyond Type 1.
È molto probabile che gli individui affetti da Diabete di Tipo 1, una malattia autoimmune, soffrano anche di un disturbo autoimmune concomitante. La presenza di un disturbo autoimmune fa sì che il sistema immunitario del soggetto consideri il tessuto dell’organismo come un invasore esterno e lo attacchi. Ad esempio, nei soggetti affetti da diabete di Tipo 1, l’organismo erroneamente attacca le cellule che producono l’insulina (beta) all’interno del corpo. Il motivo per cui i disturbi autoimmuni concomitanti sono così comuni non è esattamente conosciuto, anche se siamo consapevoli del fatto che la genetica svolge un ruolo significativo.
Poiché sappiamo che la presenza del diabete di Tipo 1 mette maggiormente il soggetto a rischio di sviluppare altri disturbi autoimmuni, è importante essere consapevoli dei segni e dei sintomi di tale patologia. Riportiamo di seguito alcuni segnali di allarme che sono comuni in tutti i casi di malattie autoimmuni, compreso il Tipo 1:
- Febbre
- Affaticamento
- Infiammazioni epidermiche
- Dolore insistente
- Perdita di peso
- Problemi di concentrazione
- Intorpidimento/formicolio nelle estremità
- Insonnia
- Frequenza cardiaca anomala
- Problemi di fertilità
- Dolore addominale
Questi sintomi non sono specifici e non indicano necessariamente un’altra malattia autoimmune. Comunque, in presenza di tali segnali di allarme è opportuno consultare il medico.
Anche se la ragione precisa è sconosciuta, esistono alcuni disturbi autoimmuni che tendono a verificarsi in concomitanza con il diabete di Tipo 1; tali patologie vengono elencate di seguito.
T1D E MALATTIA CELIACA
Il 10% della popolazione affetta da diabete di Tipo 1 soffre anche di malattia celiaca. La malattia celiaca è un disturbo autoimmune a causa del quale i soggetti sofferenti non sono in grado di mangiare glutine, sostanza che provoca la reazione del sistema immunitario, il quale a sua volta attacca l’intestino tenue. Se un individuo affetto da malattia celiaca non viene diagnosticato e continua a mangiare regolarmente glutine, l’intestino tenue non è più in grado di assorbire correttamente le sostanze nutrienti. Alcuni sintomi comuni specifici della malattia celiaca sono: dolore addominale, diarrea o costipazione, crescita ritardata nei bambini, ulcere aftose della bocca, difficoltà con la fertilità e perdita di peso. Non esistono cure per la malattia celiaca; comunque, evitando il consumo di glutine si interromperà l’attacco autoimmune.
T1D E MALATTIE DELLA TIROIDE
Fino al 30% dei soggetti affetti da diabete di Tipo 1 presenta anche una malattia della tiroide, di cui le più comuni sono la malattia di Hashimoto e quella di Graves. Nei casi di entrambe queste patologie, il sistema autoimmune attacca la ghiandola tiroidea che regola il metabolismo. Le conseguenze possono provocare una tiroide non abbastanza attiva o eccessivamente attiva, rispettivamente. La malattia di Hashimoto è una condizione autoimmune che predispone gli individui allo sviluppo dell’ipotiroidismo; i sintomi di questo disturbo includono l’aumento di peso, la sensibilità al freddo, il battito cardiaco lento e la costipazione. Per quanto riguarda la malattia di Graves, i sintomi includono: la perdita di peso, l’intolleranza al caldo, il battito cardiaco rapido e la diarrea. La cura per la malattia di Hashimoto consiste nell’assunzione di ormone orale sostitutivo e, per quanto riguarda la malattia di Graves, il trattamento include i farmaci, la terapia allo iodio radioattivo, oppure la rimozione della tiroide.
T1D E SCLEROSI MULTIPLA
La Sclerosi multipla (MS, Multiple Sclerosis) è una rara malattia autoimmune nel corso della quale il sistema immunitario attacca la guaina mielinica, una parte delle cellule nervose che si trovano nel cervello e nel midollo spinale. Questa patologia colpisce gli individui con diabete di Tipo 1 tre volte in più rispetto agli individui non affetti da T1D. Alcuni sintomi della sclerosi multipla sono l’affaticamento, le difficoltà cognitive, la debolezza e i problemi di vista. I sintomi precoci della necrosi ottica consistono nella vista sfocata, nel dolore quando si muovono gli occhi, nell’intorpidimento e nel dolore facciale. Non esiste una cura conosciuta per la sclerosi multipla; tuttavia vengono utilizzati alcuni medicinali che modificano la patologia e rallentano la progressione della sclerosi multipla, in alcuni casi.
T1D E LUPUS
Il Lupus è una malattia autoimmune che colpisce i tessuti in molte parti diverse del corpo. Solitamente, la pelle è soggetta a infiammazioni provocate da sensibilità al sole; comunque anche i vasi sanguigni, le articolazioni, gli organi e altre aree possono essere colpiti. Alcuni segni comuni di lupus sono le irritazioni cutanee a forma di farfalla sul viso, l’affaticamento, la sensibilità alla luce, l’anemia e le complicazioni ai reni: tutti questi sono sintomi particolarmente comuni negli individui affetti anche da diabete di Tipo 1. Poiché non esiste alcuna cura per il lupus, il trattamento dipende dai sintomi specifici che si presentano nei singoli individui, ma i farmaci utilizzati sono comuni.
T1D E GASTRITE
Fino al 10% della popolazione affetta da diabete di Tipo 1 sviluppa la Gastrite autoimmune, come disturbo autoimmune concomitante. Questo tipo di patologia viene definita anche Gastrite di Tipo A; si tratta di un disturbo autoimmune a causa del quale lo stomaco deteriora nel momento in cui il sistema immunitario attacca le cellule sane della mucosa gastrica. Questa malattia può condurre all’anemia Il sintomo principale della gastrite è il dolore addominale; alcuni dei sintomi provocati dalla conseguente anemia sono la debolezza, la difficoltà di concentrazione, le palpitazioni cardiache e il pallore. Non esiste alcuna cura per la gastrite autoimmune; comunque, l’anemia può essere trattata con il ferro e/o con gli integratori di vitamina B12.
T1D E MORBO DI ADDISON
Il morbo di Addison è provocato dall’attacco autoimmune delle ghiandole surrenali e dalla conseguente incapacità di tali ghiandole di produrre una quantità sufficiente di cortisolo e, a volte, di aldosterone. Anche se non si tratta di una patologia comune, come nel caso delle altre malattie autoimmuni elencate in alto, il rischio di ricevere una diagnosi di morbo di Addison aumenta notevolmente se il soggetto ha ricevuto una diagnosi di diabete di Tipo 1. Alcuni dei sintomi rivelatori del morbo di Addison sono il desiderio ardente di sale, la perdita di peso, l’iperpigmentazione e il dolore addominale acuto. Il morbo di Addison viene trattato due volte al giorno tramite pillole di ormoni orali.
T1D E VITILIGINE
Anche la vitiligine è considerata una rara malattia autoimmune della quale sono maggiormente a rischio i soggetti affetti da diabete di Tipo 1. Negli individui colpiti da vitiligine, il sistema immunitario attacca le cellule epidermiche chiamate melanociti, che influiscono sulla pigmentazione della cute; di conseguenza, i soggetti affetti da vitiligine presentano macchie di pelle chiare e scolorite. Anche se non esiste una cura per la vitiligine, sono disponibili vari tipi di farmaci, terapie e interventi chirurgici, tutti preposti alla reintegrazione della pelle scolorita.
T1D E ARTRITE AUTOIMMUNE
Anche se esistono oltre 100 diversi tipi di artrite e relative malattie, il tipo più comune è l’artrite reumatoide (RA, Rheumatoid Arthritis), una malattia autoimmune che provoca il degrado del tessuto delle articolazioni. Questa condizione causa dolore alle articolazioni, gonfiore e perdita della funzione. Se viene diagnosticata precocemente, l’artrite autoimmune può essere trattata in modo aggressivo con farmaci che potrebbero condurre alla remissione dei sintomi; comunque, questo spesso non avviene perché solitamente l’artrite autoimmune viene rilevata soltanto quando i sintomi sono gravi. Esistono vari modi di curare l’artrite autoimmune, come nel caso degli steroidi che aumentano lo zucchero nel sangue, ma questi interventi potrebbero essere più complicati se è necessario anche gestire il diabete.