Un viaggio, un esordio, l’inizio del diabete di tipo 1.
Vogliamo presentarvi Daniela! Una viaggiatrice appassionata, che durante uno di questi viaggi, è stata diagnosticata con il diabete di tipo 1.
Raccontaci un po’ del tuo sito su instagram e cosa possiamo trovare dentro
All’interno della mia pagina puoi trovare momenti di vita quotidiana, dal viaggio dall’altra parte del mondo alla passeggiata sotto casa, da come affronto l’iperglicemia ai dubbi sulla conta dei carboidrati al ristorante. In poche parole piccoli attimi della mia vita diabetica.
Quando e quale è stata la motivazione per crearlo? E per ché lo hai creato?
Ho creato la pagina il giorno del mio primo anniversario dall’ esordio (4 settembre 2019) spinta dall’impulso di raccontare quanto fosse cambiata la mia vita, per conoscere le persone con la mia stessa patologia e potermi confrontare con loro, ma sopratutto per far capire che nonostante la malattia si può vivere felici e soprattutto si può viaggiare, LA MIA PIU’ GRANDE PASSIONE.
Passione che, al momento dell’esordio, pensavo di dover abbandonare…… Un esordio che è stato davvero imprevisto e traumatico…. di ritorno da un viaggio in America, in cui ho vissuto ore di agonia tra ritardi e cancellazioni.
Ricordo solo di essermi seduta sul sedile di un aereo a New York e di essermi ritrovata su un letto di ospedale a Milano.
Ero in coma diabetico con una glicemia a 800!!! Non ricordavo assolutamente niente delle ultime 36 ore.
Al mio risveglio il dottore mi dice “HAI IL DIABETE, TIPO 1, DEVI FARE L’INSULINA!!!! “Nooooo, da qui è iniziato il mio incubo…”
Una malattia cronica che mi accompagnerà per tutta la vita…. eccola, ero scioccata!! Il primo anno è stato davvero difficile, traumatizzata e fortemente depressa, avevo paura a rimanere sola, a guidare , a mangiare , a dormire, a fare tutto ciò che prima era automatico e scontato.
Dopo un lungo anno di crisi, grazie all’aiuto dei miei cari e del fantastico team di diabetologia decisi di rialzarmi e riprendere in mano le redini della mia vita, l’unica che abbiamo, l’unica che ci è stata concessa…
Raccontaci sul diabete nel tuo Paese. Come vive una persona con il diabete di tipo 1 in Italia?
L’accesso all’insulina in Italia è gratuita e mi sento molto molto fortunata ad essere nata in questa nazione perché so che l’accesso alle cure dipende dalla normativa vigente in ogni singolo paese, e non in tutti i paesi del mondo vi si può accedere gratuitamente. Per quanto riguarda i dispositivi invece dipende dalla regione in cui vivi, ma l’ho scoperto solo confrontandomi con altre persone affette da diabete, alcune delle quali hanno difficoltà ad accedere ad alcuni sensori e microinfusori.
Sulla Lombardia, regione dove vivo, posso dire che è ben organizzata. Personalmente non ho mai avuto problemi sulle forniture.
Raccontaci sull’educazione al diabete in Italia. Tutti hanno accesso?
Riguardo all’ educazione a mio parere c’è ancora molto lavoro da fare, ci dovrebbe essere più informazione a partire dalle scuole nelle quali insegnare a riconoscere almeno i campanelli d’allarme. Ci sono tante persone che non sanno cosa sia il diabete, io per prima non sapevo nulla fino a che non mi sono ammalata.
Le pagine sui social mi hanno aiutato molto a “districarmi” nella materia, ho scoperto associazioni molto preparate sull’argomento e il mio centro diabetologico è stato di grande supporto in quanto organizza corsi sul conteggio dei carboidrati, che per me è stato fondamentale.
Come ha colpito la pandemia alle persone che vivono con il diabete in Italia? Hanno dovuto attraversare qualche difficoltá?
Durante la pandemia personalmente non ho riscontrato problemi, ho continuato a fare le mie visite senza alcun problema, ma so che per altri non è stato possibile e le visite on line non riescono a sostituire pienamente la visita frontale. Ancora una volta mi ritengo fortunata di essere seguita dall’equipe di un centro diabetologico che risulta molto ben organizzato.
Stai lavorando su qualche progetto in particolare che ti piacerebbe l’intera comunitá del diabete del mondo conoscesse?
Da circa un anno sto lavorando ad un progetto su diabete e viaggio, ma causa covid ho avuto dei rallentamenti. Al momento però sono “ritornata in pista” e spero al più presto di raccontarvi tutto, ma vi lascio nel mistero…..per ora.
Dove possiamo trovare il tuo contenuto?
Per conoscere un po’ del mio mondo potete trovarmi su Facebook e Instragram @inviaggiocoldiabete oppure potete scrivermi alla mail [email protected]
Perché l’importante di fronte alle avversità è sempre tornare al nostro asse, trovare il nostro cavo di terra e andare avanti con la nostra vita, oltre al diabete di tipo 1.