Trasformare ciò che ci succede in qualcosa di meglio


 

Vivere con il diabete non è sempre un compito facile. Passiamo attraverso tanti sentimenti, paure… ma arriva un punto in cui la chiave è prendere coraggio e affrontare la sfida.

Com’é arrivato il diabete alla tua vita? Come sono stati i tuoi primi passi in questo nuovo mondo?

Era autunno 2001 quando arrivò il diabete, avevo  4 anni, ero piccola e avevo da poco incominciato la scuola materna. Da un po’ di tempo i miei genitori notarono dei cambiamenti in me. Avevo sempre sete, andavo di continuo in bagno, ero dimagrita molto, sempre stanca e nervosa. I classici sintomi d’allarme. 

Finchè non ebbi il referto: Diabete mellito di tipo 1. 

1 Novembre 2001, data del mio ricovero in ospedale. Per i miei genitori è stato un duro colpo e mia mamma è quella che ne ha risentito maggiormente.

Grazie all’assistenza delle infermiere, dei corsi per la gestione e soprattutto del mio diabetologo, hanno acquisito forza e nozioni per accudirmi ed educarmi al meglio nella gestione di questo compagno di vita. E’ soprattutto grazie a loro, alle loro premure, attenzioni e insegnamenti, che ho acquistato e raggiunto sin da bambina la capacità di controllarmi e gestirmi al meglio, con responsabilità ma anche con il sorriso .

Raccontaci un po’ del tuo sito di instagram e cosa possiamo trovare.

Betamilla_t1d è una pagina di informazione, dialogo-confronto e condivisione. Troverete post di foto e immagini sia didattiche sul mondo del diabete mellito di tipo 1, sia della nostra quotidianeità, di ciò che ci caratterizza, ciò che proviamo e viviamo.

Troverete post di riflessione, di pensieri da condividere e confrontare, e post informativi su impronta medica-specialistica.

Oltre a questi, tra le storie troverete diversi quiz che propongo seguiti da spiegazione opportuna. Inoltre ho creato una sezione di “ Diabetoroscopo” ogni lunedì, un oroscopo incentrato sul diabete, firmato BetaFox. Un modo per vedere il diabete da un punto di vista ironico e divertente, per ridere insieme, perchè anche questo ci vuole, ma anche per scoprire come il nostro Mr D. Si comporta sotto lo stesso segno zodiacale.

Quando e quale è stata la motivazione per crearlo? 

Ho deciso di creare betamilla_t1d a fine gennaio di quest’anno. A causa del Covid, il lockdown, l’estenuante sessione d’esami e altri problemi personali , stavo attraversando un periodo davvero pesante. Mi sentivo sola in quelle mura della mia stanza, col peso e lo stress dei vari doveri, mi sembrava di non vivere più. Era tutto fermo, io compresa.

Avevo bisogno di dar sfogo alla mia mente, alla mia creatività, ai miei pensieri. Avevo bisogno di parlare e confrontarmi.

Ho sempre mantenuto “segreto” il fatto che fossi diabetica, non ne ho mai parlato liberamente se non con persone a me fidate e più care. Varie spacevoli vicissitudini nel corso della mia vita hanno portato a fidarmi poco delle persone e di ciò che potessero pensare su di me, considerarmi diversa, guardarmi con occhi diversi.

Ma quei mesi a casa, sì con i miei cari genitori, ma sola con me stessa, dove in TV si parlava solo di infetti, terapie intensive e morti senza poter dare l’ultimo abbraccio, mi hanno portata a riflettere.

Basta nascondersi, basta tenersi tutto dentro, la vita è fugace e imprevedibile ma allo stesso tempo anche bella come la bellezza della condivisone e del dialogo. É così che ho aperto questa pagina Instagram, dove ho conosciuto e sto conoscendo persone speciali, persone a me simili, e sono rinata. Sto riscoprendo una Camilla più forte e meno insicura.

Cosa ti piacerebbe modificare della vita con il diabete? E cosa ti ha insegnato questa vita con il diabete?

Non saprei.

La nostra vita è fatta di alti e bassi, di lividi da punture quotidiane, di controlli costanti, di momenti di puro nervosismo e di momenti in cui ti chedi “perchè?!” e te la prendi con non sai chi o che cosa. 

Potrei dire di modificare tutto questo ma a quel punto non sarebbe più la mia vita , quella con cui sono cresciuta in compagnia di un amico invisibile che è stato la mia coscienza e la mia forza interiore.

Non sarei più io se modificassi tutto questo. Il diabete c’è e ci sarà sempre, è una parte di noi, una parte del tutto.

Io lo paragono sempre ad un cagnolino da portare al guinzaglio, è lì che cammina a fianco, ma siamo noi a tenerlo e a gestirlo, e non dobbiamo fare in modo che scappi o diventi un ostacolo al nostro cammino.

Ho tante cicatrici sulle spalle ma il diabete mi ha dato la forza per rimarginarle e farne di queste un trampolino di lancio, una sfida.

Mr D (così lo chiamo) mi ha insegnato tanto e se oggi sono arrivata fin qui è anche grazie a lui. 

Mi ha insegnato cosa vuol dire essere responsabili, crescere con maturità, consapevolezza e soprattutto con determinazione. Nel mio essere insicura, timida e a volte chiusa, devo a lui quella fiamma interna che mi ha portata ad uscire dal bozzolo, aprire le ali e diventare una farfalla pe rvolare verso i miei obiettivi.

Abbiamo visto che sei una studentessa di medicina, perché hai scelto questa professione? Pensi che il diabete abbia avuto un ruolo nella tua decisione?.

Ebbene sì, il diabete spesso ha un ruolo importante e in questa decisone è il vero protagonista. 

Tutto nacque in ospedale quando ero ricoverata.

Spesso veniva a visitarmi una specializzanda del reparto, vestita sempre di un sorriso splendente e di una calma e pazienza unica. Cercava di confortare mia mamma che era li con me e darle forza.

Ci disse di essere diabetica anche lei sin da piccola, ed ora era lì, con il camice bianco.

Poco prima di essere dimessa venne in camera, mi abbracciò e mi regalò un segnalibro colorato che teneva sempre nella tasca del camice. Avevo solo 4 anni eppure ancora oggi ricordo quella scena come fosse ieri. Io, un piccolo scricciolopallido e magro, la guardai con gli occhi lucidi, l’abbracciai stretta e le sussurrai:<< VOGLIO ESSERE COME TE DA GRANDE>>.

Da allora è stata ed è la mia missione di vita e spero che presto potrò essere io dall’altra parte con il camice bianco ad abbracciare bambini come me.

Quale pensi sia il pilastro più importante nella vita con il diabete di tipo 1 e perché?

I pilastri più importanti sono i miei genitori. Mia madre per essermi sempre stata affianco, avermi accompagnata in questo viaggio con tutti i suoi consigli. Nonostante molte volte ci scontriamo, è proprio il confronto/ scontro con lei che è mia madre, mia amica e mia maestra che mi ha portato ad affrontarela vita e il diabete con passo sicuro e piedi ben a terra. 

E poi c’è mio padre, colui che è sempre lì a porgermi le mani e a correre da me da qualunque posto si trovi. A lui devo l’amore per la vita, il senso della consapevolezza, del non essere superficili e sopratutto la pazienza e la virtù della calma nell’affrontare alti e bassi di questo viaggio frenetico.

Hai avuto qualche momento si stanchezza con il tuo diabete? Come lo hai risolto?

Momenti di stanchezza ci sono stati, ci sono e ci saranno, questo non lo nascondo. Ma è da questi momenti che impari a conoscere te stesso ancora di più, il coraggio e la determinazione nell’affrontare le difficoltà , il modo per superarle che, prima o poi, ci si riesce sempre.

Qualche esempio? Era primavera, cambio stagione, fu una giornata perennemente in ipoglicemia, imbottita di zucchero e pane di mantenimento ma nonostante tutto la glicemia si manteneva bassa. A scuola non riuscivo a concentrarmi, ero nervosa, quando la glicemia sembrava riassestarsi, ecco di nuovo una ipoglicemia. Tornai a casa sfinita. Il pomeriggio avevo allenamento di nuoto, volevo e dovevo andarci a tutti i costi perchè la domenica avevo le gare, ma non potei, non potevo rischiare durante l’allenamento. Ero stanca e nauseata dal troppo zucchero. Piansi molto, ma era un momento che doveva passare e dovevo superare. Il giorno dopo, mi guardai allo specchio, mi sciaquai la faccia e la stanchezza di dosso e mi armai di carica. Dovevo rivedere il mio rapporto insulina/cho con il cambio stagione che a volte fa questi scherzi , avevo troppo stress accumulato e dovevo riposare , infatti tornai in piscina più energica da quella pausa e questo episodio mi diede più carica per sfidare me stessa e vincere la gara quella domenica.

Cosa puoi dire a una persona che é stata appena diagnosticata con il diabete?

Per chi ha avuto da poco l’esordio il mio consiglio è quello di non vedere il diabete come un nemico o un ostacolo, ma di prenderlo per mano come un amico e viverci e conviverci, sarà il/la tu* partner più stretto/a.

Di vederlo piuttosto come quella cannottiera che si indossa d’inverno sotto i maglioni, non si vede agli occhi degli altri che noteranno solo il maglione di sopra , ma sotto c’è la cannottiera, c’è il tuo diabete che lo indossi sempre e che devi proteggere. Sì, può essere un pò fastidioso, non è semplice e mai sarà sempre tutto semplice,alti e bassi, nervoso, ti arrabbi perchè non capisci come la glicemia sia arrivata così alta, perchè non puoi mangiare il dolce a quell’ora…. questo aspetto c’è, esiste e non si può ometterlo, i momenti no ci saranno sempre.

 Ma le difficoltà e le sofferenze fanno parte della vita, possono bloccarci o dopo un perido motivarci. Possiamo prenderle come un momento di pausa per poi volare e riprendere con più forza e leggerezza. Il diabete insegnerà anche questo, è quel qualcosa in più che in fondo ti arricchisce e farà di te un vero guerriero.

Oltre al diabete non bisogna dimenticare che ci siamo NOI, c’è la nostra famiglia, gli amici, c’è la nostra vita, il nostro domani.

Il diabete è un compagno di viaggio e imparare a gestirlo per bene non porterà alcun limite.

Dove possiamo trovare il tuo contenuto?

Potete trovare il mio contenuto sulla pagina Instagram betamilla_t1d. Per qualsiasi confronto, parere, ascolto, mi potete scrivere in direct e sarò felice di parlare, ascoltarvi e fare nuove conoscenze.

A volte il destino ci mette in situazioni difficili. L’importante è sempre capire che ogni situazione è un’opportunità per andare oltre.

WRITTEN BY Estefanía Malassisi, POSTED 09/13/21, UPDATED 08/24/21

Mi chiamo Estefanía Malassisi. Vengo da Buenos Aires, Argentina. Mi trovate su instagram principalmente @estefiagos e su instagram @cuidardiabetes di CUI.D.AR Oggi sono una studentessa di medicina, come accennavo prima, sognando di essere una pediatra e una diabetologa infantile. Sono divertente, estroversa, con molto senso dell'umorismo. Mi piace ascoltare musica e stare all'aria aperta. Amo lo sport. Amo passare il tempo con i miei amici e la mia famiglia.