Ti stanchi dei tuoi genitori, puoi non litigare con il diabete?!


 

Oggi Benedetta ci condivide la sua esperienza, e come bonus track, una ricetta a basso indice glicemico.

Parlaci un po’ di te, chi è Benedetta?

Benedetta è energia, infatti dopo 27 anni ancora non hanno capito come spegnermi. Sono lucana ma per motivi di studio ho vissuto a Roma dove per strada mi trovavo a pensare: “oh guarda, quella persona ha un sensore”.

Sono diabetica da quando avevo 17 anni ma questo non mi ha impedito di continuare a sorridere, sì sorrido sempre tranne quando Lerry (il mio microinfusore) decide di svegliarmi in piena notte.

Le mie più grandi passioni mi aiutano nella gestione del diabete: sport e cucina.

Amo lo sport, probabilmente per la mia iperattività, sono portiere di calcio a 5 ma a causa della pandemia ho dovuto momentaneamente appendere gli scarpini al muro ma continuo ad allenarmi e a sognare di tagliare il traguardo di una maratona (42,195 km).

Appena posso mi metto il grembiule e incomincio a cucinare, la mia passione per i fornelli si integra perfettamente con il preparare ricette a basso indice glicemico, ampiamente apprezzate anche dai normoglicemici così da sfatare il mito che se sei diabetico non puoi mangiare gustoso.

Quando e com’é arrivato il diabete alla tua vita? Come sono stati i tuoi primi passi in questo nuovo mondo?

Il diabete è arrivato con gli occhi sgranati del mio medico di base ad una mia frase:” bevo circa 6 litri di acqua al giorno”. Avevo 17 anni, il giorno dopo avevo la verifica di Geografia astronomica e il mio unico pensiero era avvisare il professore così che non pensasse che mi sarei assentate per saltare il suo compito. Vivendo in una cittadina dello sperduto sud, nell’ospedale non sapevano come gestire la mia situazione ed ho passato i primi giorni tra sacche di glucosio e sacche di insulina. A posteriori penso che quella diagnosi che avrebbe sconvolto, giustamente, qualsiasi persona, non penetrò minimamente nella mia corazza. Avevo 17 anni e mi chiedevo perchè la gente mi venisse a trovare in ospedale come fossi una condannata a morte, dopotutto ero la stessa Benedetta solo con diversi kg in meno, un po’ di occhiaie e una inesauribile desiderio di acqua.

La mia stoicità era dovuta al mio papà, solo un anno esatto prima veniva operato per un tumore alla l’orofarige, aveva affrontato tutto con il sorriso sulle labbra e sostenendo le persone che vivevano la sua stessa situazione. I miei primi passi sono stati segnati da quelli che mio padre aveva fatto prima di me, semplicemente con un odioso diario alimentare da scrivere, con il prendere confidenza con le penne di insulina ma soprattutto con il fare la glicemia a tutti i miei amici curiosi.

Cosa ti piacerebbe modificare della vita con il diabete? E cosa ti ha insegnato questa vita con il diabete?

Come spero sia emerso dalle mie parole precedenti, il diabete per quanto possa sembrare assurdo non ha modificato la mia vita perché ha dovuto adattarsi lui a me ed io, come qualsiasi avversario, mostro rispetto e continuo a studiarlo così da poter convivere insieme pacificamente. Quello che cambierei è la percezione che si ha del diabete come una malattia invalidante, come una patologia infima che si insinua non sono nel corpo ma anche nella tua mente. Essendo una malattia non può non essere classifica come qualcosa che si preferirebbe non avere ma è possibile un equilibrio tra noi e il diabete.

Il diabete mi ha insegnato che non siamo onnipotenti, un giorno qualsiasi ti viene sbattuto in faccia che non puoi avere il controllo su ogni singola cosa che ti accadrà ma puoi semplicemente reagire, puoi decidere di affrontare l’ignoto con un microinfusore e con un sorriso. La fragilità che emerge in queste situazioni deve essere rispettata ma deve essere solo la scintilla per illuminare la nostra strada.

Hai avuto qualche momento si stanchezza con il tuo diabete? Come lo hai risolto?

Ti stanchi dei tuoi genitori, puoi non litigare con il diabete?! Certo, ho avuto dei momenti di sconforto poichè sentivo che mi stava precludendo delle strade o delle scelte ma poi mi ricordo che la mia vita è come un quadro del puntinismo, in quel preciso istante quel punto non ha un senso ma basta avere pazienza e tutto quanto prenderà forma.

Oltre al diabete, abbiamo visto che ti piace condividere ricette a basso indice glicemico. Per chè pensi sia importante condividerle?

Il mio feed è pieno di ricette a basso indice glicemico perchè mi sono resa conto che spesso le persone con il diabete si privano di alcuni alimenti nel timore della risposta della propria glicemia.

Basta poco per trasformare radicalmente l’indice glicemico di un piatto, il segreto è preparare i piatti con le nostre mani partendo da materie prime non trasformate quindi prive di qualsiasi additivo così da non bombardare la nostra glicemia con inutili ingredienti aggiunti dalle industrie alimentari.

Sono consapevole della comodità delle tabelle nutrizionali rispetto a fare da soli il calcolo dei CHO ed è il motivo per cui io scrivo sempre la quantità di CHO per 100gr. così da aiutare anche coloro che hanno una vita frenetica ma che comunque vogliono concedersi delle gustose ricette homemade a basso indice glicemico.

Inoltre si pensa che l’indice glicemico basso sia indicato solo per le persone diabetiche, invece non è assolutamente così, l’alimentazione dei t1d è quella consigliata a chiunque, infatti è seguita dagli sportivi che sfruttano l’indice glicemico basso per affrontare al meglio le loro performance. Quindi smettiamola di sentirci ostracizzati nella nostra alimentazione ed iniziamo a diffondere il verbo de “l’indice glicemico basso”.

Qual’è la tua ricetta preferita? La puoi condividere con noi?

La mia ricetta a basso indice glicemico preferita? è difficile da scegliere perché nonostante il mio feed sia piano di dolci io preferisco il salato XD

Però vi lascio la ricetta di una torta al cioccolato super soffice a cui sono molto legata perché partivo da quella di mia nonna che non ho mai conosciuto. Come potete immaginare era piena di burro e zucchero semolato, invece ora ha solo 32,5CHO per 100gr.

Gli ingredienti sono: 360gr. farina di farro integrale; 400gr. latte vegetale; 60gr. cacao amaro; 30gr. zucchero di canna integrale; 70gr. olio di semi; 1 bustina di lievito per dolci.

In una terrina versare la farina, il cacao, lo zucchero e mescolare. Versare a filo il latte mentre si lavora con una frusta, successivamente fare lo stesso con l’olio. Per ultimo incorporare il lievito.

Versare il composto in una tortiera di 18cm precedentemente infarinata e infornare a 180° per 40 minuti (fare sempre la prova stecchino).

Cosa puoi dire a una mamma che ha appena ricevuto il diagnostico di suo figlio?

L’unico suggerimento che mi sento di poter dare è di non struggersi nel porgersi la domanda più umana che esista:” perchè proprio a mio/a figlio/a?” perchè la risposta non cambierà assolutamente la situazione di fatto.

E cosa puoi dire a un/a giovane che é stato/a appena diagnosticato/a?

Che pur essendo malato di non sentirsi tale. Di trovare il proprio equilibrio perchè ti dovrai confrontare ogni singolo giorno con il diabete. Il diabete non va in vacanza, tu sì; il diabete non dorme, tu sì; il diabete non si innamora, tu sì; il diabete non prova emozioni, non ha fame, non ha sete, non pratica sport, mentre tu sì. Il diabete sarà sempre presente e tu, comunque e fortunatamente, affronterai la vita.

Non puoi togliere il diabete dall’equazione, quindi fai in modo che il diabete sia solo il cavallo con cui affronterai tutto questo, tenendo tu le redini ben salde.

Dove possiamo trovarti nelle reti sociali?

Su Instagram potete trovarmi con il mio nome Benedetta Caporusso poichè il diabete non mi ha mai identificato.

WRITTEN BY Estefanía Malassisi, POSTED 04/18/22, UPDATED 04/18/22

Mi chiamo Estefanía Malassisi. Vengo da Buenos Aires, Argentina. Mi trovate su instagram principalmente @estefiagos e su instagram @cuidardiabetes di CUI.D.AR. Oggi sono una studentessa di medicina, come accennavo prima, sognando di essere una pediatra e una diabetologa infantile. Sono divertente, estroversa, con molto senso dell'umorismo. Mi piace ascoltare musica e stare all'aria aperta. Amo lo sport. Amo passare il tempo con i miei amici e la mia famiglia.