L’isola che non c’è – Rosanna Sannino
Questa volta condividiamo con voi un’altra associazione che lavora per accompagnare le famiglie di bambini con diabete di tipo 1. Vi presentiamo L’Isola che non c’è.
Beyond Type 1. Raccontaci un po’ su L’isola che non c’è, e su di te, com’è arrivato il diabete alla tua vita?
Mi chiamo Rosanna e sono il presidente dell’isola che non cè onlus , associazione di volontariato che nasce nel 2015 da un gruppo di mamme unite da un unico obiettivo : dare supporto e sostegno alle famiglie con bambini affetti da diabete di tipo 1 .
Il diabete è arrivato nella mia vita nel 2007, quando Annachiara, seconda dei miei tre figli si è ammalata alla tenera età di 5 anni e mezzo . E’ stato molto duro affrontare questa nuova realtà, ma ci siamo fin da subito rimboccati le maniche e insieme siamo riuscite a trovare un nuovo equilibrio. All’epoca la gestione era molto diversa, non esistevano sensori e monitoraggio continuo e il microinfusore era poco utilizzato nella gestione della malattia , e questo ci ha dato la possibilità di comprendere certi aspetti della malattia che oggi sono stati superati dalla tecnologia.
Quando e quale è stata la motivazione per creare questa organizzazione?
Sicuramente la necessità di sensibilizzare ed informare, attraverso attività finalizzate alla promozione della conoscenza del diabete giovanile. Tra cui combattere le discriminazioni nelle cure, nelle scuole, nello sport, sensibilizzare gli organismi politici, sanitari e regionali al fine di migliorare l’assistenza ai giovani diabetici e alle loro famiglie
Raccontaci sul diabete nel tuo Paese. Come vive una persona con il diabete di tipo 1 in Italia?
Nel nostro paese l’assistenza sanitaria e’ eccellente, cosi come nella nostra regione . Non ci sono problemi relativi alla fornitura , ne di presidi ne di medicinali , che vengono erogati dal sistema sanitario regionale /nazionale
Raccontaci sull’educazione al diabete in Italia. Tutti hanno accesso?
Si tutti hanno accesso all’educazione della gestione del diabete di tipo 1
Come ha colpito la pandemia alle persone che vivono con il diabete in Italia? Hanno dovuto attraversare qualche difficoltá?
Le difficoltà sono state legate principalmente alle restrizioni che la pandemia ha portato, ma i centri diabetologici si sono attrezzati con la telemedicina che ha sostituito per un periodo le visite in presenza
State lavorando su qualche progetto/prossime attività in particolare che ti piacerebbe l’intera comunitá del diabete del mondo conoscesse?
In realtà abbiamo alcuni progetti in cantiere, volti al sostegno e alla raccolta fondi per la ricerca sul diabete
Come può la comunità con il diabete, collaborare con voi?
Sostenendo le nostre attività e promuovendo le raccolte destinate alla ricerca per una cura definitiva
Come può la comunità con il diabete essere in contatto con voi?
Attraverso i nostri canali social, come la pagina facebook, instagram e whatsapp
https://www.facebook.com/lisolachenoncedt1/
Non smettiamo di vivere questa vita con il diabete insieme ad altre persone che hanno le nostre stesse esperienze!