Costruire una comunità è sempre la risposta. Oggi, Stefania


 

Uno dei primi sentimenti che proviamo quando ci viene diagnosticato il diabete è la solitudine. In questa storia, come in tante altre, condividiamo l’idea che insieme raggiungiamo meglio la riva.

Com’é arrivato il diabete alla tua vita? Come sono stati i tuoi primi passi in questo nuovo mondo?

 Il diabete nella mia vita è arrivato travolgendomi come un’onda alta mentre il mare è calmo e non te l’aspetti.  Avevo solo 8 anni ero una bambina che giocava e correva spensierata come tutti gli altri, finchè un giorno  iniziai a perdere tantissimo peso anche se mangiavo molto, a bere e ad urinare tanto. Così i miei genitori preoccupati mi portarono a fare le analisi e da lì scoprii di avere il Diabete di Tipo 1. 

Beh, uno dei miei primi passi è stato sicuramente, accettare la malattia e la terapia che dovevo seguire per tutta la vita, fatta di aghi, punture e prelievi. Cose difficili per una bimba da accettare subito.

Raccontaci un po’ del tuo sito di instagram e cosa possiamo trovare.

Nel mio sito instagram stefabetic_  potete trovare la mia vita col diabete. Condivido le mie giornate con questa malattia cercando allo stesso tempo di informare e divertire chi ne sa di meno, ma anche di aiutare e dare consigli fin dove posso.

Quando e quale è stata la motivazione per crearlo? 

La motivazone per crearlo mi è venuta a dicembre di quest’anno, precisamenter il 13 dicembre. Perchè? Semplice! Durante questi  9 anni di convivenza col diabete mi sono sempre sentita come se fossi l’unica ad averlo, come se nessuno  riuscisse veramente a capirmi in fondo quindi  mi è venuto in mente di andare su instagram e cercare la pagina del freestyle libre ( il sensore che indosso), da lì ho trovato tanti profili diabetici che ho iniziato subito a seguire. Dopo qualche mese ho creato questa pagina per cercare di connettermi con altri diabetici, informare sempre più persone sulla nostra malattia e soprattutto per aiutare chi ha avuto un esordio da poco a non sentirsi solo e incompreso.

Cosa ti piacerebbe modificare della vita con il diabete? E cosa ti ha insegnato questa vita con il diabete?

Beh, ovviamente mi piacerebbe molto se tutti noi non dovessimo più bucarci per vivere, penso sia la cosa più fastidiosa di tutte. Ma ormai ci siamo abituati. 

Il diabete mi ha insegnato tanto. Mi ha insegnato innanzi tutto a essere molto più responsabile, mi ha insegnato che bisogna ascoltare il proprio corpo e fermarsi quando serve, mi ha insegnato anche, che se vuoi ottenere qualcosa devi impegnarti tanto per riuscire ad averla, mi ha insegnato che se un giorno va male non  si ci deve abbattere perchè hai sempre domani per riprovare, ma soprattutto mi ha insegnato la condivisione e l’aiutarsi a vicenda proprio come facciamo tra diafriends (amici diabetici). Sarò sempre grata al diabete per queste preziose lezioni perchè non tutti i mali vengono per nuocere.

Sul tuo instagram vediamo un sacco di scherzi sul diabete, perché pensi che l’umorismo sia importante per tutti noi che viviamo con il diabete?

Sì, posto spesso meme sul diabete che faccio io stessa e penso che l’umorismo e le risate siano molti importanti, non solo per noi che viviamo con il diabete ma per chiunque è affetto da una malattia. L’umorismo è importante per alleggerire quelle giornate un pò più cupe e per ridere sulla nostra condizione -con questo non voglio dire che bisogna essere menefreghisti- , penso che piangersi addosso sia inutile, meglio affrontare la vita ridendole in faccia e prendendola in giro.

Vediamo anche che usi molte tecnologie, quali sono secondo te i loro pro e i loro contro?

Io uso sia il microinfusore Omnipod Dash che il sensore Freestyle libre. Per quanto mi riguara i pro sono molti di più dei contro, infatti penso che sicursamente migliorano di gran lunga la gestione del diabete, aiutano a tenere sotto controllo la glicata, e cosa fondamentale con l’aiuto di queste tecnologie si evitano dalle 4 alle 6 punture al giorno e di fare le misurazioni capillari minimo 8 volte al giorno.

Come contro invece, penso che per alcuni può essere difficile accettare di avere dei dispositivi attaccati al corpo h24 come lo è stato per me all’inizio, e sicuramente un altro contro è quello che a volte tendono a staccarsi ma penso sia una cosa sopportabile.

Cosa puoi dire a una persona che é stata appena diagnosticata con il diabete?

Potrei dirle che so benissimo come si sente: spaventata, triste, arrabbiata con il suo corpo perchè ha smesso di fare il suo lavoro e molto altro. Ma potrei dirle anche che prima lo si accetta prima la sua vita potrà pian piano ritornare ad essere “normale” da quel momento in poi. Posso dirle che il diabete toglie tanto ma dà altrettanto, che ci saranno giorni molto duri e giorni facili come camminare in discesa, le direi anche che se le serve aiuto non deve esitare a chiederlo perchè è un suo diritto. Ma come cosa fondamentale le direi di non vergognarsi a mostrare i suoi dispositivi o a farsi le punture in pubblico, il parere della gente non importa lasciali parlare.

Dove possiamo trovare il tuo contenuto?

Potete trovare il mio contenuto sulla mia pagina instagram stefabetic_  dove spiego cos’è il Diabete di Tipo 1 , cerco di informare sempre più persone sulla nostra condizione, condivido la mia vita con il diabete e pubblico dei meme per tirare su il morale nelle giornate peggiori.

La vita dà le sue carte e sta a noi decidere cosa farne. La vita è fatta di piccoli momenti, sorridiamo e sogniamo, che per altre cose, non ne abbiamo tempo.

 

 

WRITTEN BY Estefanía Malassisi, POSTED 09/01/21, UPDATED 08/24/21

Mi chiamo Estefanía Malassisi. Vengo da Buenos Aires, Argentina. Mi trovate su instagram principalmente @estefiagos e su instagram @cuidardiabetes di CUI.D.AR Oggi sono una studentessa di medicina, come accennavo prima, sognando di essere una pediatra e una diabetologa infantile. Sono divertente, estroversa, con molto senso dell'umorismo. Mi piace ascoltare musica e stare all'aria aperta. Amo lo sport. Amo passare il tempo con i miei amici e la mia famiglia.