Camminare sul sentiero dell’accettazione e avere un impatto sugli altri.
Oggi vi presentiamo Venezia Eleonora, una giovane donna che, attraversando diverse fasi del suo diabete, ha scoperto un modo per aiutare gli altri.
Com’é arrivato il diabete alla tua vita? Come sono stati i tuoi primi passi in questo nuovo mondo?
Sono Venezia Eleonora e ho scoperto il diabete nel 2010 quando avevo 12 anni.
È stato un bel colpo, non mi sarei mai aspettata che qualcosa di così grande potesse colpire la mia vita.
Inizialmente non sapevo nemmeno cosa fosse, ci siamo trovati, io e i miei genitori, spaesati e persi.
Avevo perso 15kg, continuavo a bere molto e mangiare sempre meno fino a quel fatidico giorno, 12 aprile 2010, che mi dissero “È come pensavo, è un inizio di diabete” da lì la mia vita è completamente cambiata.
Mi ricoverarono a Sondrio per 4 giorni senza ne mangiare e ne bere, al 5 giorno ripresi pian piano con acqua e cibo e dal 6 giorno mi ricoverarono a Milano, al San Raffaele uno dei migliori centri in cui sono stata.
Lí passai 10 giorni di stravolgimento, conobbi tantissime persone, mi insegnarono ogni cosa, da come fare L’insulina a come correggere le ipoglicemie e tante altre cose.
Mi hanno insegnato a cavarmela da sola una volta uscita da lì.
Raccontaci un po’ del tuo sito di instagram e cosa possiamo trovare.
La mia pagina Instagram di chiama “The.sugar.freee” ogni giorno parlo della mia quotidianità con il diabete, delle sfide che dobbiamo affrontare, do e ricevo molti consigli, facciamo dirette istruttive ma anche divertenti, insomma se volete sapere e scoprire tante cose sul diabete ma anche ridere la mia pagina fa al caso vostro.
Quando e quale è stata la motivazione per crearlo?
Esattamente 1 anno emmezzo fa decisi di aprire la pagina. Fu una decisione molto importante per me perché mi trovavo in un periodo di transizione, stavo iniziando a vedere le cose in modo diverso, uscire da quel mondo della commiserazione ed entrare nel bellissimo mondo dell’accettazione. Quindi pensai, se posso farlo io allora lo può fare chiunque. Voglio aiutare le persone a stare bene e sentirsi comunque belle e forti anche con una patologia come la nostra.
Cosa ti piacerebbe modificare della vita con il diabete? E cosa ti ha insegnato questa vita con il diabete?
La vita con il diabete mi ha insegnato molto. Mi ha responsabilizzato, mi fa apprezzare ogni giorno le piccole cose, sembra strano dirlo ma mi ha dato la vita, una vita che prima ignoravo, a cui non davo la stessa importanza che do alla vita di oggi. Ammetto che a volte gradirei mangiare senza fare conti, senza preoccuparmi che la glicemia potrebbe salire da un momento all’altro, vorrei godermi una cena al sushi senza avere iperglicemie continue nella notte che verrà, cambierei queste piccole, che per noi sono grandi cose, ma ad oggi ho imparato ad accettarle e conviverci.
Raccontaci cos’é uno stile di vita sano per te.
Per me uno stile di vita sano non corrisponde esattamente al mio (ahaha) a volte mi impegno per fare di più perché so che posso farlo. Uno stile di vita sano secondo me è trovare il giusto equilibrio tra piacere di mangiare e nutrirsi di cose sane e che ci fanno stare bene e aggiungere attività fisica che ci aiuti a stare in pace con la nostra mente e il nostro fisico.
Pensi che uno stile di vita sia importante per chi vive con il diabete, come per qualcuno che non l’ha? Per che?
Stile di vita sano è direttamente proporzionale alla parola Diabete. Io credo che una persona con diabete debba avere o almeno provare ad avere uno stile di vita che si avvicini il più possibile ad una definizione di sano. Purtroppo non possiamo permetterci di poltrire sul divano e davanti a Netflix 24h su 24. Dobbiamo cercare di fare uno sforzo, ma che successivamente ci ricompenserà, perché sicuramente un fisico allenato e in salute ci accompagnerà per tutta la vita. E poi quella volta che abbiamo voglia di sgarrare sicuramente sarà più piacevole e ci vivremo e godremo il momento senza troppi sensi di colpa.
Hai avuto qualche momento si stanchezza con il tuo diabete? Come lo hai risolto?
A 3 anni dal l’esordio ho avuto un periodo buio con il diabete. Ero arrivata a fare 94 unità di insulina al giorno e inutile dirvi che il peso e il gonfiore aumentavano a dismisura. Mangiavo senza preoccuparmi della mia glicemia, ero sempre stanca, spossata e con poca concentrazione, insomma ero arrivata al limite. Finché un giorno decisi di prendere la mia vita in mano e uscire da quel circolo vizioso che pian piano ti divora sempre di più. Con l’aiuto dei miei genitori e di uno psicologo sono riuscita ad uscirne ed è anche grazie a loro che sono la persona di oggi che ama follemente la vita.
Cosa puoi dire a una persona che é stata appena diagnosticata con il diabete?
Se dovessi incontrare la me di 11 anni fa, ovvero all’esordio le direi che deve sfogarsi, se sente il bisogno deve anche piangere affinché quel buco nero in cui sta sprofondando non la divori. Le direi che deve parlare della sua malattia a più persone possibili e non nasconderla all’intero mondo. Le direi che deve volersi più bene e non sprecare la vita perché è la cosa più bella che possiamo avere. E infine le direi che diventerà una grande donna, con la voglia di migliorare se stessa, diffondere la conoscenza della malattia ad un numero infinito di persone e con l’attitudine di aiutarne il più possibile.
Dove possiamo trovare il tuo contenuto?
I miei contenuti potete trovarli sulla mia pagina Instagram come “The.sugar.freee” o su Facebook “Venezia Eleonora”.
Amare se stessi, prendersi cura di se stessi e condividere la propria vita con il diabete rende certamente questo viaggio un po’ più facile.
