Qualcuno ha detto diabete e tennis?


 

“Sono diabetico tipo1 dall’età di 5 anni”.

Sono state queste le parole di Alexander Zvevrev, tennista tedesco numero 2 ATP.

Il tennis è un attività fisica con un mix di componente aerobica e una gran parte di componente anaerobica. Una partita di tennis può durare dall’ora alle 6 anche 7 ore.

Come fa un diabetico tipo 1 a gestire questo sforzo protratto nel tempo?

Le linee guida suggeriscono sempre di monitorare la glicemia prima, durante e dopo, e di iniziare l’attività o allenamento con una glicemia stabile e non in iperglicemia, in caso contrario correggere adeguando cibo o insulina.

Il metabolismo utilizzato nel tennis è prettamente anaerobico massivo, ciò vuol dire che gli sforzi sono brevi ed intensi ma ripetuti per molto tempo con pause brevissime, la componente aerobica viene fuori durante gli scambi molto lunghi dove è necessario avere una componente aerobica notevole per avere la meglio sull’avversario.

Si suggerisce al tennista di avere in panca sempre il microinfusore o la penna per effettuare correzioni in caso di iperglicemia, e gel o bevande con carboidrati per correggere o limitare un ipoglicemia.

Questo nel tennis è possibile perché durante una partita si hanno molte pause di pochi secondi, e monitorando la glicemia si può contrastare un iperglicemia o un ipoglicemia in modo abbastanza gestibilie.

Tennista di riferimento: ALEXANDER ZVEVREV numero 2 mondiale ATP

Con o senza il diabete devi conoscere come prepararti per evitare infortuni.

Rischi dovuti all’Attività Fisica

L’attività fisica come ogni medico suggerisce, fa bene al corpo e all’anima. Bisogna però capire che se non si è mai fatta nessun tipo di attività fisica il rischio di farsi male c’è. I rischi di infortunio sono soprattutto muscolari e articolari; i più frequenti per gli infortuni muscolari sono: contratture, stiramenti muscolari e strappi muscolari, dovuti molto spesso ad un eccesso di attività fisica senza rispettare i dovuti riposi.

Altra tipologia di infortuni sono quelli articolari ed i più frequenti sono le lussazioni, ovvero le articolazioni perdono la loro compattezza momentaneamente, per poi incorrere in infortuni gravi come le fratture ossee.

Discorso diverso è per l’attività agonistica, poichè il rischio di incappare in infortuni è molto alto, poiché i gesti le intensità e le durate sono molto aumentate e di conseguenza la possibilità di incappare in un infortunio di tipo articolare o muscolare sono molto elevate.

Cosa fare per limitare il rischio di infortunio?

Fare un riscaldamento globale che interessi tutti i distretti del corpo, il riscaldamento deve essere graduale per intensità, ovvero iniziare in modo blando per terminare il riscaldamento con un intensità abbastanza alta. Questo per portare il corpo a livello cardiovascolare e osteoarticolare pronto ad affrontare l’attività che dovrà affrontare. I riscaldamenti suggeriti sono di solito o la bike o il treadmill, ma anche il vogatore e se non si ha a disposizione nessun macchinario l’esercizio globale ideale è il burpees.

Altro suggerimento è quello di conoscere il proprio stato di salute, perché altrimenti si tende a strafare e facendo ciò il rischio di infortunio aumenta di tantissimo.

L’attività fisica ovviamente è sempre consentita ma è buona norma effettuare una visita dal medico sportivo per ottenere l’idoneità fisica, a maggior ragione se si ha intenzione di partecipare a gare o competizioni, le quali senza idoneità non sono permesse.

WRITTEN BY Davide Cirelli, POSTED 01/18/23, UPDATED 01/27/23

Ciao a tutti mi presento sono Davide Cirelli, ho 29 anni sono laureato in scienze motorie e sportive con specializzazione in attività motoria preventiva ed adattata. Sono diabetico dall’età di 6 anni e faccio parte come atleta di ANIAD, ovvero la nazionale diabetici italiana. Sono calciatore della nazionale oltre che per passione, runner e ciclista. Ho sempre praticato attività sportiva agonistica giocando a calcio, calcio a 5, e facendo allenamenti cross come corsa, ciclismo e palestra. Utilizzo come supporto al diabete il sensore cgm freestyle libre e come microinfusore il sistema omnipod. [email protected]